martedì 5 marzo 2013

Ghetto ebraico di Roma e la tradizione enogastronomica.


Fu con la  bolla Cum nimis absurdum che il Papa Paolo IV nel 1555 istituì quello che poi è diventato uno dei più antichi e meravigliosi “ghetti” del mondo.

E’ nell’arco di  quelle piccole stradine romane che si intrecciano tra la Chiesa di Santa Maria del Pianto, i resti del Portico d'Ottavia e la riva del Tevere nei pressi dell'Isola Tiberina, dove gli ebrei furono relegati a vivere, ed è lì che, nel tempo, essi costruirono una parte importantissima della tradizione romana.

E' impossibile non rimanere incantati dalla maestosità della Sinagoga, dalle bellezze del Museo ebraico, e dai profumi delle trattorie storiche del quartiere, in cui è possibile degustare i piatti più tipici ed antichi della tradizione enogastronomica romana.

Tra queste vie il nostro protagonista (Carlo) trascorrerà parte del proprio tempo libero...tra passeggiate e cene prelibate.


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