martedì 17 novembre 2015

21.11.15 - Cinema Vittoria Napoli.

L’Associazione “Gli Amici del Cinema Vittoria” di Napoli ha organizzato un incontro che avrà luogo sabato 21 novembre 2015, alle ore 11.00, presso il Cinema Vittoria (in Via Piscicelli, 8/12) sul tema “Scrivere con la mano sinistra. Gli intellettuali “tecnici” e la letteratura”.
Nell’occasione si parlerà di come migliorare e potenziare la propria scrittura oltre che presentare alcuni volumi di persone che nella vita scrivono per diletto nei ritagli di tempo.
La scrittura creativa, infatti, è un’arte affascinante e coinvolgente, ma è anche un lavoro lungo che richiede dedizione, determinazione, autocritica, spirito di sacrificio, comprensione delle proprie facoltà e dei propri limiti.
L’evento è organizzato in collaborazione con la Cattedra di Letteratura Italiana Corso di Laurea in Lingue e Letterature Moderne Europee Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’occasione consentirà, quindi, a quanti fossero interessati, di conoscere il dr. Carlo Brunetti e trascorrere del tempo insieme all’autore a parlare della genesi dell’avvincente romanzo giallo storico noir “THULE – Il segno del comando”, edito da Rogiosi.



lunedì 9 novembre 2015

Presentazione presso la libreria Mooks Booksshop Mondadori di Piazza Vanvitelli a Napoli.

Ed ecco i filmati relativi all'interessante presentazione che ha avuto luogo presso la libreria Mooks Booksshop Mondadori di Piazza Vanvitelli a Napoli.
Un ringraziamento particolare va al Prof. Giuseppe Ferraro, docente di Filosofia morale presso l'Università Federico II di Napoli, per le profonde riflessioni che ci ha regalato per l'occasione.

Grazie, poi, all'ottimo moderatore Dr. Claudio Flores, Dirigente Area 1 del Ministero della Giustizia, esperto, peraltro, di storia, e all'appassionato lettore Massimo Maiolino, Funzionario del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria.

Invito, quindi, tutti gli amici della pagina a spendere qualche momento della propria giornata per ascoltare un filosofo di eccezionali qualità.




Grazie, infine, a tutti Voi, amici della pagina; a quelli che ho sentito presso la libreria Mooks Booksshop, a quelli che ci sono ogni giorno, a quelli che non vedo ma che sento vicini.
Siete tutti nel mio cuore, 1520 volte grazie!!!














lunedì 2 novembre 2015

L'interesse del grande pubblico per "THULE - Il segno del comando" continua a crescere, come testimoniano i 1420 likers della pagina Facebook dedicata all'avvincente romanzo.
Grazie a tutti!

Di seguito si riporta la recensione apparsa su Mangialibri.it:

"Anni Settanta, Roma, la capitale di un Paese in piena agitazione politica. Carlo Maria Ferrero è un enfant prodige dell'amministrazione penitenziaria. Il suo stile deciso e al contempo corretto lo ha portato in breve tempo, nonostante la giovane età, ad essere assegnato alla direzione di Regina Coeli. Il carcere appare fin da subito molto complicato da gestire per via dei loschi figuri che lo popolano, e Carlo inoltre rileva all'interno della struttura strani movimenti. La struttura pare proprio essere infatti luogo di particolari riti esoterici segreti. Nell'Italia intrisa di “piduismo” e massoneria deviata, il giovane servitore dello stato si ritrova invischiato in un gioco di potere molto più grande di lui e quindi a volere fare luce su diversi accadimenti a dir poco incresciosi, come il caso di un omicidio-suicidio sospetto, che rivelano però più di un legame con un passato oscuro, con le SS di Himmler e i culti misterici legati al Tibet, passando dalle origini del Reich fino al ruolo di Papa Montini nella protezione di numerosi gerarchi nazisti... Il romanzo di Carlo Brunetti, in parte autobiografico dato che l'autore è anch'egli un direttore di un penitenziario, è un ottimo giallo con venature di noir e qualche ingrediente da thriller storico, dati tutti i numerosi riferimenti al nostro recentissimo passato. Un amalgama perfetto in cui nessun elemento prevale ma anzi si intreccia con gli altri in maniera serrata, fino alla conclusione che dirime ogni dubbio nella mente del lettore. Ciò che rende il romanzo molto credibile e godibile al tempo stesso è certamente la caratterizzazione dei vari personaggi: il detenuto Reiner, uomo dai molti misteri, il cappellano del carcere don Juric, inquietante come pochi, o ancora l'agente Pinna, il capo degli agenti di custodia ricco di esperienza e di buon cuore. Un romanzo che involontariamente indaga anche sull'animo umano, su quanto sia facile molto spesso manipolare le menti altrui per scopi non sempre edificanti e che ritrae l'ambiente carcerario finalmente non come il solito ambiente asfittico e asettico, ma come un luogo abitato da persone."